Tacciono, i vertici del Movimento 5 Stelle. Eppure,
qualcosa dovrebbero spiegarlo, sia al quotidiano spagnolo ABC che ha scoperto
la cosa, sia ai propri elettori, sia a tutti gli Italiani. Dovrebbero spiegare
chi ha preso, cosa c’è stato fatto, se sono stati regolarmente denunciati quei
3 milioni e mezzo di Euro che, nel 2010, Nicolas Maduro, allora ministro degli
esteri venezuelano del governo Chavez, aveva raccolto e spedito a Milano in una
valigetta diplomatica, con l’intermediazione del Console Gian Carlo Di Martino.
Secondo quanto scoperto dal giornale spagnolo, poi
rilanciato in Italia da Open, a capo dell’operazione c’era un tale Hugo
Carvajal, poi indagato per traffico di droga e armi dagli Stati Uniti. I soldi
inviati al Movimento 5 Stelle provenivano da fondi utilizzati dall’ex ministro
degli Esteri Tareck el Aissami, uomo di fiducia di Maduro, e indagato anche lui
negli USA per droga e riciclaggio. Una storia piuttosto intricata e soldi che
arrivano in maniera per niente limpida. Da quelli bravi che dovevano rivoluzionare
la politica italiana ci si aspettava qualcosa di più.
Luca Craia