Comunicato integrale
“Trovo
sinceramente assurde le modalità con le quali la Regione sta riprendendo
l’erogazione delle prestazioni sanitarie già prenotate che erano state
congelate con l’emergenza pandemica – afferma la vicepresidente della
commissione sanità, Elena Leonardi –. Invece di assicurare ai cittadini il
normale ripristino delle visite prenotate da tempo, Ceriscioli crea un
ulteriore tilt, azzerando le visite e costringendo i pazienti a riprenotarle
nuovamente da capo. Visite che migliaia di marchigiani attendevano in molti
casi da un anno e mezzo o anche da più tempo, considerati i tempi medi delle
liste d’attesa. Se normalmente, di fronte a visite prenotate uno o due anni
prima, non si è mai detto necessario tornare dal medico di base per
riconfermarne la necessità, quale può essere adesso il principio che giustifica
un azzeramento totale dopo “solo” tre mesi o meno di slittamento e l’obbligo di
consultare i medici? Perché invece di pensare a potenziare il Cup (i giornali
denunciano l’impossibilità di mettersi in contatto con il centralino), avviare
concretamente i percorsi di prenotazione attraverso le farmacie (annunciati già
da un anno), aumentare le fasce orarie delle visite magari anche nei fine
settimana (considerando che si dovranno evitare assembramenti nelle sale
d’attesa), si costringono i pazienti a perdere ulteriore tempo? Oppure – ha
aggiunto il capogruppo di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi – è ragionevole
pensare che dietro a questo “doppio passaggio” dal medico di base si nasconde
una difficoltà oggettiva nel garantire le visite mediche ai pazienti? Ho
chiesto a Ceriscioli, con una interrogazione urgente che sarà discussa domani
in Consiglio Regionale, se intenda fare “retro front” e rivedere queste
modalità incomprensibili evitando ulteriori disagi ai cittadini marchigiani, o
se invece intende proseguire sulla sua strada”.