Era il 31 ottobre 2016 quando l’allora
assessore al centro storico, Giacomo Beverati, annunciava dalle colonne di Cronache
Fermane che, da lì a breve, sarebbe stato selezionato un progetto per risolvere
l’annosa questione del centro storico di Montegranaro. Lo fece perché tre
associazioni, Il Labirinto, rappresentato da Simone Perticarini, Arkeo,
rappresentata da Luca Craia, che poi sarei, e Città Vecchia, rappresentata da
Andrea Franceschetti (sic), unendo le forze, avevano fatto una tale pressione
sull’Amministrazione Comunale da far inventare, da un giorno all’altro un
progetto che, fino a poco prima, non era né possibile né pensabile. Da lì è
partita una serie di eventi che vorrei raccontare per sommi capi, facendo
presente che, nel frattempo, il sottoscritto non perdeva occasione per sollecitare
il Comune a muoversi.
Il 26 marzo 2017, cinque mesi dopo, il Corriere
Adriatico annuncia ufficialmente il progetto e il suo finanziamento. Non tanto
a breve, quindi. Comunque erano stati stanziati ben 10.000 Euro per realizzare
ex novo un piano di recupero. Avremmo poi scoperto che si trattava di un
progetto di co-housing, di inclusione sociale, che va tanto di moda oggi ma
che, già allora, lasciava molto perplesso chi, come me, conosce bene i problemi
del centro storico di Montegranaro. Ma, allora, decidemmo tutti di aspettare e
vedere dove Beverati volesse andare a parare.
Il 6 giugno 2017 viene dato incarico alla ditta
Nuova Res di redigere il progetto. Beverati ha la massima fiducia nel team
della Nuova Res anche perché vede la presenza dell’architetto Giovanna Paci,
con la quale il nostro ex assessore al centro storico ebbe in passato rapporti
professionali edificanti. Ci fu un incontro con le tre associazioni di cui
sopra e ci illustrarono cosa volevano fare. Le perplessità permasero ma tutti
speravamo bene.
Il 7 febbraio 2018, si ha notizia, tramite un
video pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro, di un incontro
tra Beverati, il Sindaco Mancini e la Nuova Res. Nel video si preannuncia un’assemblea
con le associazioni e i residenti, assemblea mai avvenuta. “Il lavoro sta
procedendo in maniera spedita” dice nel video Beverati.
Il 12 maggio 2018, Beverati annuncia dalle colonne di
Informazione.tv che c’era stato l’ennesimo incontro (si sono tenuti un sacco di
incontri) “durante il quale è stata presentata l'indagine
preliminare svolta e le prime linee di azione su cui muoversi, oltre al
relativo programma temporale”. All’anima del procedere spediti.
Il 26
maggio 2019 ci sono state le elezioni amministrative. La Giunta Mancini è
stata riconfermata con dei movimenti interni. Beverati lascia il centro storico
e lo cede nientepopodimenochè ad Andrea Franceschetti, quello che veniva alle
riunioni con noi in rappresentanza di Città Vecchia. Da quel momento cala il
silenzio. Del progetto, che mi piace ricordare è costato 10.000 Euro,
non si parla più. Il Comitato “Paese Mio”, nato spontaneamente da un gruppo di
cittadini e da me rappresentato, chiede ripetutamente un incontro sia a
Beverati, che comunque dovrebbe essere rimasto in capo al progetto Nuova Res, che
ad Andrea Franceschetti, senza ottenere risposta. Telefonate chiuse in faccia ed
e-mail senza risposta come se piovesse.
La domanda è:
che fine ha fatto il progetto? Una domanda semplice, ma pare che rispondere sia
difficile.
Luca Craia