giovedì 11 giugno 2020

Conte, Casalino e il mistero dei governanti venuti dal nulla.

L’Italia è governata da un avvocato foggiano di cui, fino a tre anni fa, nessuno aveva sentito parlare. Questo avvocato è arrivato a fare il Primo Ministro per caso, nominato dal Movimento 5 Stelle durante il tirammolla col Presidente della Repubblica che cercava in tutti i modi di impedire la nascita del governo Lega-Cinquestelle. Da quel momento, e senza essere mai passato per le urne, Giuseppe Conte governa l’Italia, cambiando maggioranze come si cambiano i pedalini, con fare dispotico, calpestando allegramente la Costituzione e un bel po’ di principi democratici basilari.
Dietro le spalle, anzi, al fianco (almeno nelle famose conferenze stampa a puntate) di Conte, c’è un altro soggetto strano, anche lui pugliese. Di lui abbiamo sentito parlare quando faceva giochini di vario genere nella casa del Grande Fratello, e lo reputavamo al massimo un simpatico nullafacente. A un certo punto ce lo siamo ritrovati a dire al Presidente del Consiglio come ci deve governare, assumendo su di sé un potere che, in democrazia, non dovrebbe esistere. Rocco Casalino forse governa l’Italia più di Conte, perché dà l’idea di avere in mano il telecomando del Premier, di tenerlo sulle ginocchia come fa il ventriloquo col pupazzo dalla bocca snodata.
Due personaggi comparsi quasi dal nulla, mai eletti, voluti da nessuno o, forse, da qualcuno che non sappiamo. Entrambi che fanno riferimento al Movimento 5 Stelle. E anche qui ci sono cose che si spiegano male. Grillo ha sempre fatto quello che fa adesso, solo che prima lo faceva per ridere, poi ha iniziato a farlo per politica. Sparava provocazioni come mortaretti l’ultimo dell’anno, qualcuna sensata, qualche altra no.  Poi è arrivato Casaleggio e Grillo è diventato il profeta dell’antipolitica, quell’antipolitica che, una volta arrivata al potere, è diventata tale e quale alla politica che combatteva, tra lottizzazioni, spartizioni di poltrone, mantenimento del potere a ogni costo.
Ma anche Casaleggio, sia il compianto padre che il figlio in sella oggi, da dove è spuntato? Chi è? Perché fa politica? Perché la fa da dietro le quinte? Sono domande che credo ognuno di noi dovrebbe porsi. Domande senza risposta, domande forse retoriche, ma ce le dovremmo fare, e farlo pubblicamente, per far capire che non è che ci possiamo rigirare l’Italia e gli Italiani come ci pare, con burattini, marionette e ventriloqui. In questo momento il Paese è in mano a gente che non è stata eletta ma che prende decisioni pesantissime per tutti, con buona pace di chi dovrebbe garantire il rispetto della Costituzione e salvaguardare la democrazia. Chi è questa gente? Da dove è venuta? Chi c’è dietro?

Luca Craia