L’Italia è governata da un avvocato foggiano di cui, fino a tre anni fa,
nessuno aveva sentito parlare. Questo avvocato è arrivato a fare il Primo
Ministro per caso, nominato dal Movimento 5 Stelle durante il tirammolla col
Presidente della Repubblica che cercava in tutti i modi di impedire la nascita
del governo Lega-Cinquestelle. Da quel momento, e senza essere mai passato per
le urne, Giuseppe Conte governa l’Italia, cambiando maggioranze come si
cambiano i pedalini, con fare dispotico, calpestando allegramente la
Costituzione e un bel po’ di principi democratici basilari.
Dietro le spalle, anzi, al fianco (almeno nelle famose conferenze stampa a
puntate) di Conte, c’è un altro soggetto strano, anche lui pugliese. Di lui
abbiamo sentito parlare quando faceva giochini di vario genere nella casa del
Grande Fratello, e lo reputavamo al massimo un simpatico nullafacente. A un
certo punto ce lo siamo ritrovati a dire al Presidente del Consiglio come ci
deve governare, assumendo su di sé un potere che, in democrazia, non dovrebbe
esistere. Rocco Casalino forse governa l’Italia più di Conte, perché dà l’idea
di avere in mano il telecomando del Premier, di tenerlo sulle ginocchia come fa
il ventriloquo col pupazzo dalla bocca snodata.
Due personaggi comparsi quasi dal nulla, mai eletti, voluti da nessuno o,
forse, da qualcuno che non sappiamo. Entrambi che fanno riferimento al
Movimento 5 Stelle. E anche qui ci sono cose che si spiegano male. Grillo ha
sempre fatto quello che fa adesso, solo che prima lo faceva per ridere, poi ha
iniziato a farlo per politica. Sparava provocazioni come mortaretti l’ultimo
dell’anno, qualcuna sensata, qualche altra no. Poi è arrivato Casaleggio e Grillo è diventato
il profeta dell’antipolitica, quell’antipolitica che, una volta arrivata al
potere, è diventata tale e quale alla politica che combatteva, tra
lottizzazioni, spartizioni di poltrone, mantenimento del potere a ogni costo.
Ma anche Casaleggio, sia il compianto padre che il figlio in sella oggi,
da dove è spuntato? Chi è? Perché fa politica? Perché la fa da dietro le
quinte? Sono domande che credo ognuno di noi dovrebbe porsi. Domande senza
risposta, domande forse retoriche, ma ce le dovremmo fare, e farlo
pubblicamente, per far capire che non è che ci possiamo rigirare l’Italia e gli
Italiani come ci pare, con burattini, marionette e ventriloqui. In questo
momento il Paese è in mano a gente che non è stata eletta ma che prende
decisioni pesantissime per tutti, con buona pace di chi dovrebbe garantire il
rispetto della Costituzione e salvaguardare la democrazia. Chi è questa gente?
Da dove è venuta? Chi c’è dietro?
Luca Craia