Stupidaggini. Una montagna di stupidaggini che tocca sentire da sinistra
destra, con ricette sempre più assurde e strampalate quando non semplicemente
inutili nella sostanza. È inutile, un palliativo, mettere un presidio di
polizia nelle aree a maggior concentrazione di criminalità, un palliativo che
può portare a qualche miglioramento ma che certamente non risolve il problema.
Meno che meno lo risolvono i campi sportivi e i progetti di inclusione sociale,
oltretutto costosissimi.
Quello che serve realmente è un cambio radicale delle politiche
ultragarantiste che caratterizzano l’ordinamento italiano e che fanno sì che la
criminalità goda di una sostanziale, seppur parziale, impunità. In soldoni, serve
cambiare la procedura penale e le norme in vigore, per fare in modo che chi
commette un crimine riceva la giusta punizione. È di pochi giorni fa la notizia
della condanna dell’accoltellatore di Iadonato, il Carabiniere di Montegranaro
ferito gravemente l’anno scorso da uno straniero: gli hanno dato 7 anni,
pochissimi per un tentato omicidio, e tutti sappiamo che il soggetto non si sconterà
tutti. Ieri hanno scoperto in un’intercapedine di un muro un autentico
patrimonio in contanti, derivante dallo spaccio della droga. Il proprietario
era un condannato per spaccio che stava tranquillo e beato ai domiciliari.
È evidente che, con questo sistema che non punisce, non si può combattere
la criminalità. E non la si può combattere con le Forze dell’Ordine sostanzialmente
disarmate, che non possono intervenire con forza nemmeno in flagranza di reato pena
sanzioni e conseguenze penali. Ma, a parte qualche slogan elettorale, di
mettere mano al sistema non si parla. Non ne parla la sinistra, figuriamoci, ma
non ne parla in maniera concreta nemmeno la destra, nemmeno quando governava. In
questo modo si incentiva il crimine, e non ci sono presidi di polizia che
tengano per poterlo arginare. Figuriamoci gli skatepark.
Luca Craia