Questa spinta antirazzista irrazionale che sta dilagando, al di là degli integralismi
da talebani, mi diventa ogni giorno più intollerabile, marchi prestigiosi che
cambiano pubblicità, programmi televisivi che censurano i palinsesti,
simbologie esasperate e immotivate ovunque. Ora ho saputo che la Mercedes,
domenica prossima, scenderà in pista a Spielberg con la livrea nera a
sostituire quella storica delle Frecce d’Argento. E questo semplicemente per
unirsi al coro, alla massa di pecoroni che oggi devono per forza dimostrare al
mondo di non essere razzisti.
Io credo che, per dimostrare al mondo di non essere razzisti, basti non
essere razzisti. Ed il razzismo vero, quello che produce effetti devastanti in
Italia, sia a livello umano che economico, non lo contrasta nessuno, anzi, se
provi a schierarti contro il razzista sei tu. Perché, vedete, il razzismo vero,
in Italia, dove non ci sono poliziotti violenti e dove non ci sono suprematisti
bianchi eccetto qualche eccezione che, non ci fosse, non sarebbe normale, non è
il rapporto tra bianchi e neri, tra Italiani autoctoni e stranieri di altre etnie.
Il problema in Italia è che siamo un Paese schiavista.
È schiavismo importare disperati dai Paesi poveri con il miraggio della
terra promessa che non esiste. È schiavismo stivare persone in qualcosa che
somiglia tanto ai campi di concentramento, per poi mandarli, una volta liberi,
a lavorare per un tozzo di pane e un bicchiere di acqua, talvolta sporca, in
mezzo a un campo oppure a spacciare droga per una delle tante mafie che
abbiamo.
In Italia importiamo schiavi, li mettiamo a fare lavori sottopagati, e se
un giovane vuole fare quello stesso lavoro ma vuole essere pagato il giusto,
gli dicono che non ha voglia di lavorare. E se dici che la criminalità utilizza
stranieri per la bassa manovalanza, sei un razzista. Intanto applichiamo lo
schiavismo ovunque, ma ci laviamo la coscienza imbrattando statue e cantando
male l’Inno Nazionale.
In tutta questa foga antirazzista, nessuno ha mai parlato di come fermare
il traffico degli schiavi nel Mediterraneo, Nessuno ha proposto politiche per
arginare la migrazione, per razionalizzarla, per fare in modo che, chi
raggiunge il nostro Paese o l’Europa, ce l’abbia davvero un futuro, abbia
dignità, abbia libertà. Eccolo il razzismo, quello vero. Il resto è pura
ipocrisia.
Luca Craia