Da qualche anno San Serafino è senza voce: la campana che dondola nel
campanile a vela posto al lato dell’abside della chiesa montegranarese è priva
di corda, staccatasi per l’usura ormai anni fa e mai riposizionata. Così la
chiesa del Santo Patrono non ha una sua campana, non ha una sua voce. Ci sono
senz’altro problemi più importanti, ma la vita è anche fatta di simboli, e
quella campana è uno dei simboli della comunità montegranarese.
Il problema è sentito: anche ieri se ne parlava su Facebook. Solo che non
è così facile rimettere quella corda: non si può passare dal tetto, puntellato,
nella parte absidale, fin dal terremoto del 1997. L’unica è passare dall’esterno,
ma occorre un cestello con un braccio di almeno venti metri, cosa non
comunissima. In ogni caso. È difficile ma non impossibile.
L’auspicio è che il Comune di Montegranaro, che è proprietario della
chiesa, si assuma l’onere di rimediare a questo piccolo ma importante
inconveniente. Credo che la spesa non sia elevatissima, ovviamente la corda costa
poco, e il noleggio di un braccio mobile, per quanto di dimensioni importanti,
sarebbe per pochissimo tempo e quindi abbordabile. In fin dei conti si tratta
solo di volontà, la volontà di un piccolo gesto che, per i Montegranaresi, può
rappresentare molto.
Luca Craia