La XVI edizione
del Festival Internazionale di Clownerie e Clown-terapiaè in programma dal 27
settembre al 4 ottobre 2020 a Monte San Giusto (MC), la “Città del Sorriso”
Comunicato integrale
La 16^ edizione del festival che dal 2015 si fa
messaggero del valore universale e terapeutico della risata avrà come tema LA
BELLEZZA e ha aperto le iscrizioni online per il ClownFactor, il contest per
artisti attraverso il quale si deciderà il vincitore del “Premio Takimiri. Una
vita per il Circo”.
In seguito all’emergenza Coronavirus e all’attuale
situazione in cui si sta procedendo lentamente verso la riapertura di tutte le
attività, l’organizzazione ha l’intenzione di organizzare il Festival nelle
date previste, dal 27 settembre al 4 ottobre, con modalità che potranno essere
valutate al meglio tra qualche settimana, a seconda di come evolveranno la
situazione sanitaria e le relative disposizioni delle autorità.
La
XVI edizione del Clown&Clown, festival che si fa portavoce dell’importante valore
terapeutico della risata, al punto da far conferire
a Monte San Giusto il titolo di CITTÀ DEL SORRISO, é
in programma dal 27 settembre al 4 ottobre 2020 a Monte San Giusto, incantevole
borgo marchigiano in provincia di Macerata.
LA
BELLEZZA è il tema scelto come filo conduttore dell’edizione, declinato in gran
parte degli eventi che verranno organizzati nel cartellone tra spettacoli di clownerie
e circo contemporaneo, workshop, incontri formativi sulla clown-terapia insieme
alla Federazione Nazionale Clown Dottori ed altre associazioni umanitarie,
mostre ed altro, dal vivo o in forma digitale.
Il
festival ha aperto le iscrizioni al ClownFactor, concorso in chiave clown secondo
il modelo talent show televisivi, con tutte le informazioni reperibili nel sito
www.clowneclown.org.
Giunto alla settima edizione, il ClownFactor è un originale contest che vede diversi artisti e/o compagnie sfidarsi in
tre serate con il loro miglior repertorio sotto al tendone da circo del
Festival.
Un evento nell’evento che di anno in anno
acquista seguito e credibilità maggiori, in un equilibrato mix tra artisti con
esperienza ed artisti emergenti, con il fine di dare spazio e valore alla miglior
creatività in circolazione in Italia nelle arti del circo e della clownerie.
Un contest sempre più conosciuto a livello
nazionale e internazionale che ha fatto da apripista e portafortuna ad artisti
che hanno raggiunto grandi traguardi, tra i quali Nicola Virdis, il nerd senza
parole di Italia’s Got Talent 2019.
Il concorso è rivolto ad artisti poliedrici,
professionisti che possono proporre spettacoli eterogenei, che spaziano dalla giocoleria
alle, clownerie, dal circo contemporaneo alla magia, dal trasformismo al teatro,
al cabaret ed altro ancora.
Il pubblico è tra i grandi protagonisti del
ClownFactor perché gli artisti verranno giudicati, oltre che da una giuria di
qualità, dal pubblico con modalità di voto sempre originali e divertenti.
Durante il Festival, i protagonisti del
ClownFactor potranno contendersi anche l’accesso al “Premio Takimiri. Una vita
per il Circo”, dedicato alla memoria del grande clown Antonio Taddei in arte
Takimiri, davanti ad una giuria popolare composta da bambini e ad una giuria di
esperti internazionali.
Il
Clown&Clown Festival è stato ideato dalla Mabò Band, compagnia di clown-musicisti sangiustesi e si realizza
grazie al contributo di numerosi sponsor privati, del Ministero della Cultura e
del Turismo, della Regione Marche, del Comune di Monte San Giusto e grazie al lavoro
di organizzazione dell’associazione Ente Clown&Clown e di molti volontari.
Il festival è sempre stato un grande contenitore
di spettacoli, workshop, mostre, conferenze, incontri con l’autore, grandi e
coinvolgenti eventi di piazza, con decine di compagnie e
di artisti provenienti da diverse parti del mondo, progetti formativi e sociali
per le scuole del territorio, associazioni di volontariato e associazioni di
clown-terapia e centinaia di clown-dottori che si ritrovano per partecipare a
qualificanti incontri di formazione coordinati dalla Federazione
Nazionale Clown-Dottori.
UN GRANDE CIRCO A CIELO APERTO CON
UN’ECCEZIONALE OPERA DI ARREDO URBANO
Se le condizioni relative alla pandemia lo
consentiranno, come sempre il paese si trasformerà in un grande circo a cielo aperto, allestito grazie
all’immenso lavoro di molti cittadini volontari, con centinaia di addobbi,
piccoli ed enormi tra i quali spiccano l’enorme naso rosso indossato dal campanile
della chiesa e il portale firmato da Stefano Calisti che segna il confine
tra fiaba e realtà.
Se consentito dall’evoluzione delle normative vigenti, come ogni anno verranno
allestiti anche diversi street food e punti ristoro di qualità per tutti i
gusti ed allergie, coinvolgendo operatori del territorio e valorizzando così le
eccellenze enogastronomiche locali.
IL TEMA DELLA BELLEZZA
Il Clown&Clown Festival ha sempre proposto bellezza
nelle sue precedenti edizioni, una bellezza fatta di emozioni, abbracci, sorrisi,
calore umano, solidarietà e impegno sociale.
Il 2020 ha riservato a tutti, sino a qui, uno scenario
totalmente diverso fatto di dolore, paura e incertezza.
Nonostante queste e proprio per questo, l’Ente
Clown&Clown ha scelto di continuare a parlare, mostrare e creare bellezza, ponendola
come tema principale della nuova edizione.
È proprio nei momenti difficili che si scopre il
vero senso della bellezza e che la si può vedere chiaramente come elemento
essenziale per la sopravvivenza della nostra umanità.
Nelle scorse settimane, abbiamo riscoperto la
bellezza anche dove pensavamo non ce ne potesse essere o dove ci eravamo
dimenticati di poterla trovare, dandola un po’ per scontata. La bellezza di
stare accanto alla propria famiglia, di esserci gli uni per gli altri, la
bellezza della solidarietà, degli abbracci e dei sorrisi.
Questa edizione del festival vuole proprio
evidenziare il fatto che la bellezza non deve per forza essere qualcosa di
straordinario, ma che può invece essere qualcosa di straordinariamente
ordinario.
Il segreto non è cercare la bellezza come fosse
qualcosa di sfuggente, ma concentrarsi su ciò che già c’è, cambiando
prospettiva, maturando una nuova consapevolezza.
Così come fanno i clown che con la loro
sensibilità colgono la bellezza di semplici cose, come per esempio di una bolla
di sapone, continuando a meravigliarsene ogni volta. Una bellezza, fatta anche di
difetti, errori, cadute, emozioni espresse con semplicità e delicatezza, senza
nessun filtro.
Il Clown pratica bellezza e nel fare ciò diventa
egli stesso manifesto autentico di bellezza, tanto semplice, quanto complicata.
Perché la bellezza è questione di atteggiamento e di allenamento: bisogna
andare oltre la superficie, l’abitudine, l’ordinario, fare i conti con le
proprie debolezze e con le differenze dell’altro, per poter cogliere la
bellezza delle cose e compiere atti di bellezza.