Tarzan era già stato a Montegranaro per un periodo qualche anno fa, quando
la situazione era simile a quella attuale. Ma poi, una volta tagliati i tanti
arbusti del centro storico lasciati incolti, se ne era tornato a malincuore
nella jungla. Ricordo che, all’epoca, per salutarlo organizzammo una cena di
quartiere a base di banane, che l’uomo scimmia gradì molto.
Oggi, andando a prendere la macchina, facendomi largo col machete tra la
rigogliosa vegetazione tropicale di piazzale Leopardi, ho notato un movimento sulla
chioma di un tiglio. Ho guardato meglio e l’ho riconosciuto: era proprio lui,
Tarzan. L’ho chiamato e il re della jungla è sceso dall’albero per venirmi a
salutare.
È tornato, Tarzan. Stanco del tran tran della foresta, tra scimmie
chiassose e sempre ubriache e cacciatori di nuovi schiavi, stava cercando una
nuova dimora per ritirarsi e godersi la pensione, quando ha letto un mio
articolo su L’Ape Ronza di qualche tempo fa che lamentava il fatto che nessuno potava
le piante nel centro storico di Montegranaro. Ricordandosi come era stato bene
tempo addietro, ha fatto armi e bagagli ed è tornato a Montegranaro.
È solo: purtroppo con Jane i rapporti non sono buoni e lei è tornata dalla
mamma. Cita si è sposata e vive con il marito e lui, ormai senza legami, si può
muovere come meglio crede. Ha preso dimora a piazzale Leopardi. Va a caccia,
sta scrivendo un ricettario su come cucinare il piccione di paese, e vive
tranquillo perché, in mezzo a quelle frasche, nessuno lo troverà mai. Ci siamo
salutati amichevolmente e poi, col suo consueto grido di battaglia, è risalito
sulla pianta ed è sparito tra le fronde. Ma è bello sapere che una persona così
importante ha scelto Montegranaro per passare la sua vecchiaia.
Luca Craia