Nel corso del Consiglio Comunale di Montegranaro tenutosi ieri sera si è
parlato anche della questione sollevata su queste pagine qualche tempo fa (leggi l’articolo)
riguardo l’ipotesi, ventilata da qualche amministratore comunale su Il Resto
del Carlino, di trasformare il Palazzo Lattanzi, il palazzone che domina il
quartiere San Liborio, in case popolari.
Il mio pezzo ha suscitato molte reazioni in paese, e quasi nessuna
positiva in quanto è chiaro a tutti, ma forse non tanto a chi ci amministra,
che le case popolari, con la normativa attuale, vengono assegnate nella quasi
totalità a stranieri, generando in questo modo dei piccoli ghetti che,
discriminando gli stessi stranieri, di fatto diventano situazioni di degrado
difficili se non impossibili da gestire. Ne abbiamo l’esempio lampante nelle
altre aree cittadine dove insistono realtà analoghe, vedi sotto l’ospedale a
Santa Maria o nel centro storico. Crearne un’altra, oltretutto di grandi
proporzioni, in mezzo a San Liborio equivarrebbe a degradare una altro pezzo di
una città che già ha i suoi grandi problemi che è prevedibile diventino ancor
più gravi da qui a breve per la crisi in atto.
Ieri sera, quindi, l’opposizione è
andata alla carica sull’argomento, mettendo la maggioranza spalle al muro e
scoprendo che a concepire questa idea, diciamo, bislacca è stato l’assessore
Perugini che, parlando con la giornalista del Carlino, secondo lui, in maniera
confidenziale (ma la giornalista stava scrivendo un pezzo e Perugini lo sapeva
benissimo), gli aveva rivelato quest’idea in potenziale divenire. Dalla
discussione in aula di ieri sera pare che la maggioranza abbia compreso,
proprio dalle reazioni di cui sopra, che razza di stupidaggine fosse questa idea.
Per cui possiamo pensare di aver scongiurato il pericolo. Ma conviene restare
vigili.
Luca Craia