C'era una volta un cane, un cucciolo di nessuno, un angelo peloso apparso quasi dal nulla nella nostra piazza, mandato a strappare un sorriso, a suscitare tenerezza. Era goffo, Billy, ed era bellissimo come solo un meticcione senza marca e senza griffe può essere. Era il cane di tutti, accolto da tutti, da tutti vezzeggiato, coccolato.
Poi Billy, il cane di tutti, si ammalò. Sarebbe morto giovane, questo goffo angelo con la pelliccia, ma un altro angelo lo ha salvato. Katia lo ha curato, fatto operare, accudito e nutrito per anni. Perché il cane era di tutti, ma a curarlo c'era solo lei. E Billy è sopravvissuto. Lo si vedeva meno, non girava più, ma se passavi per via Enzo Bassi non potevi non grattargli un orecchio, tirargli la pappagorgia. E lui se le gustava tutte, le coccole, e strizzava gli occhi per il piacere, ghiotto d'amore.
Billy ha compiuto il suo tempo. Il cane del centro storico se ne va, come se ne vanno i grandi personaggi, come se ne vanno le piccole grandi storie del paese. Ciao, angelo peloso, e grazie per l'amore che hai dato.
Luca Craia