Quando chi occupa poltrone di potere non ha la minima
idea di come funzioni il mondo reale, quello del lavoro, quello produttivo,
capitano queste cose. Tutti abbiamo assistito, con un certo sbigottimento, alla
storia dei banchi scolastici. Costosissimi secondo il Ministro che poi, però,
rettificava dicendo che il costo di 300 Euro se l’era sognato Salvini, anche se
era stato scritto da tutti i giornali. In ogni caso, sempre secondo il
Ministro, andavano acquistati per garantire il distanziamento tra gli studenti.
Solo che il ministro evidentemente pensava che questi
banchi fossero lì belli e pronti ad aspettare che lo Stato li acquistasse. Non
è così. Una nota delle aziende produttrici spiega che “leggendo il bando di
gara indetto dal commissario Arcuri per l'acquisto di banchi monoposto e sedute
destinati alle scuole italiane viene da chiedersi se, prima di stenderlo,
qualcuno si sia posto il problema se sarebbe andato deserto. Ma i numeri dicono
che il bando andrà sicuramente deserto". Il problema, dicevamo, è che il
quantitativo necessario ovviamente deve essere prodotto e "in pratica
significa che dal 7 al 31 agosto, cioè in 23 giorni compresi tutti i festivi,
dovrebbe essere concentrata la produzione di 5 anni". Sarà colpa di
Salvini pure questo?
Luca Craia