Comunicato integrale
“In data martedì 14 luglio in sede di consiglio è stata approvata ad unanimità la mozione da me presentata per l'abbattimento delle barriere della comunicazione e maggiore inclusione sociale dei soggetti non udenti” – esordisce il Consigliere della Lega Marzia Malaigia “La mozione ha avuto origine dalla segnalazione di chi, specialmente durante il lock down, è stato totalmente isolato e tenuto fuori non solo dall'intrattenimento, ma soprattutto dall'informazione, che era quanto mai necessaria, anche ai fini di sapere come comportarsi correttamente.” - spiega il Consigliere Malaigia - “ “Si pensi a chi non conosce e non usa la lingua dei segni, perché è diventato sordo in conseguenza di malattie, incidenti o età avanzata. Se anche il Contratto Nazionale di Servizio con le reti RAI e le reti commerciali prevede che l'85% dei programmi debbano essere sottotitolati, in realtà si arriva tristemente ad avere appena il 30% di sottotitoli!” - chiarisce il Consigliere Malaigia - “Ciò comporta che molti non udenti siano stati completamente isolati, senza alcuna possibilità di comunicare con l'esterno. Questo non può e non deve accadere nemmeno in periodi di ordinarietà, ma è da respingere fortemente nei periodi di difficoltà come quello che stiamo attraversando.” “Ecco che un impegno dell'intera Assemblea Legislativa delle Marche, dietro la mia richiesta votata ieri, assume un segnale forte perché siano rispettati i diritti di tutti, in coerenza con le disposizioni di legge cui la stessa assemblea ha più volte ribadito di aderire.” “Gli impegni che ho chiesto di assumere alla giunta - conclude la Malaigia - sono di intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché la Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi richieda alla Rai di incrementare nel minor tempo possibile l'utilizzo dei sottotitoli ed adoperarsi in tal senso anche presso gli enti radiotelevisivi regionali pubblici e tutte le emittenti locali, al fine di sopperire a questa che a tutt'oggi risulta ancora essere una discriminazione per i non udenti”