Anche quest’anno il Comune di Montegranaro ha versato
la quota associativa a Marca Fermana. Sono 500 Euro dei cittadini. Il Comune li
versa ogni anno. Anche l’anno scorso, ma l’anno scorso sono stati versati altri
2500 Euro per la passerella di San Remo, i cui benefici ancora non abbiamo
capito, anzi, forse abbiamo capito che non ci sono stati benefici ma che è
stata, appunto, solo una passarella.
Quest’anno arriva un ambizioso progetto che dovrebbe
coinvolgere Montegranaro in una serie di itinerari promossi sempre dall’associazione
Marca Fermana. Ma siamo a metà luglio e di questi itinerari, che interessano
Montegranaro ce n’è solo uno, che dovrebbe portare i turisti negli outlet, ma
cliccando sul link di Montegranaro viene fuori la scritta “page not found”.
“Visit Marca (così pare chiamarsi il progetto) è un
servizio di guide turistiche professioniste che mettono a disposizione del
turista le proprie competenze per guidarlo alla scoperta delle nostre
Marche" dice il Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro, Laura
Latini, che è anche tesoriere di Marca Fermana. Come fa il turista a
informarsi? Ci sono link online? Pagine? Montegranaro come è coinvolta? Cosa
offre? Tutto questo non è chiaro. A me pare che, al 16 di luglio, quando i turisti,
se dovevano prenotare, lo hanno già fatto, non ci sia ancora nulla di concreto.
E non c’è
nulla di concreto a Montegranaro. Dove li vogliono portare, questi turisti? In
quali strutture (sono quasi tutte inagibili dopo il terremoto e per altri motivi,
chissà se il Presidente Latini lo sa)? Chi gliele apre? Chi le tiene in ordine
e le pulisce? Come si è organizzata, Marca Fermana, per usufruire dei beni
montegranaresi?
A me non pare
di vedere alcun tipo di organizzazione, ma posso sbagliarmi. Spero che la
signora Latini possa fugare i miei dubbi.
Luca Craia
(foto Cronache Fermane)