Arriva una buona notizia dalla pagina Facebook del Comune di Montegranaro:
sono infatti partiti i lavori di riqualificazione dell’area del centro sportivo
La Croce, quello che Basso quello basso chiamò pomposamenteo Villaggio dello
Sport e ora sembra esserne diventato la necropoli. Lavori attesi e necessari,
quindi, visto lo stato di deprecabile degrado in cui versa l’intera area, e una
promessa mantenuta dall’amministrazione Mancini, cosa che rileviamo come
rileviamo quelle non mantenute. E c’è da auspicare che, con l’intervento, si pulisca
finalmente l’acquitrino che è diventata la fontana. Ma questo è un altro
discorso, che appartiene alle fontane montegranaresi, parecchio invise all’attuale
amministrazione.
Quello che mi domando, però, è che sorte spetterà alla carcassa del
palasport. Carcassa di un aborto, tocca dire, visto che palasport non è mai
stato. Un’incompiuta che fa bella mostra di sé ormai da quasi un ventennio e
che certo non dà una bella immagine di Montegranaro. In campagna elettorale, lo
scorso anno, si era riacceso in paese il dibattito su cosa farne: abbatterla o
utilizzarla per creare una struttura utile alla comunità? A chiudere il
discorso era arrivata, alla Festa de L’Unità, la promessa dell’assessore
regionale Cesetti e del Presidente Ceriscioli: costruiremo il palasport.
Da allora, ed è passato solo un anno e manco tutto intero, sono cambiate
molte cose. L’anno scorso avevamo una squadra di serie A che non aveva il
palasport in cui giocare. Ora non c’è più nemmeno la squadra. Ce n’è un’altra che
sta cercando di andare avanti con tutte le difficoltà che ci sono e il palasport,
mi pare di capire, è l’ultimo dei suoi problemi. Quindi forse il regalo che ci
volevano fare i due esponenti PD, magari in vista delle elezioni, non ci serve
più un granchè. Quindi che facciamo? Ci facciamo regalare la piscina? Un bell’impianto
polivalente? Un nuovo centro commerciale? Che facciamo?
Luca Craia