Parliamo spesso, su queste pagine, di via Bore Chienti, a Montegranaro. Ne
parliamo specialmente quando piove, quando la strada diventa puntualmente un
fiume di fango e ogni tanto qualche incauto automobilista ci finisce dentro per
poi terminare molto spesso la sua corsa in qualche campo.
Oggi voglio parlarne
quando è asciutta. Ma faccio una premessa: non si tratta di una stradina qualsiasi
come si potrebbe pensare. È una strada molto utilizzata per evitare il traffico
di Monte San Giusto e arrivare a Montegranaro, oppure per arrivare velocemente
a Villa San Filippo da Villa Luciani. È molto trafficata, anche se, per come è
messa, sembrerebbe che non ci passi mai nessuno.
Invece la gente ci passa, e rischia di ammazzarsi ogni volta: l’asfalto è
liso, scivoloso anche da asciutto, sgretolato in più punti, punteggiato da
buche profonde. Una strada che mette a dura prova sospensioni e gomme e, se
percorsa incautamente, diventa davvero pericolosa, non solo quando piove.
Però pare che, in Comune, se la siano dimenticata. Eppure è comunale, qui
non possiamo dare la colpa alla Provincia (che poi sono sempre loro, come nello
noto sketch all’ufficio postale, con un solo impiegato che cambia sportello e
diventa un’altra persona). La strada è comunale ma non sembra preoccupare l’assessore
ai lavori pubblici, né l’onnipresente assessore all’ambiente. Si continua così,
anno per anno, un pezzetto di asfalto sgretolato dopo l’altro. Sperando di non
andare a rimediare più per rimpianto che per buon senso.
Luca Craia