Montegranaro non è mai vissuta di turismo ma, almeno secondo l'associazione Arkeo, dovrebbe guardare in quella direzione come a un nuovo potenziale settore economico da sviluppare. Negli anni, Arkeo ha sviluppato, seppure con i mezzi limitati che un'associazione culturale può avere, un sistema di promozione del territorio che ha dato frutti interessanti. Certo, siamo ben lontani dal poter considerare il turismo come economia alternativa alla calzatura che fino a oggi ha arricchito il paese, ma i fatti dimostrano che, puntandoci è investendoci, il turismo può diventare fonte reddituale interessante almeno per una parte della popolazione.
Il terremoto del 2016 prima e la pandemia poi, purtroppo, hanno, se non annullato, almeno ridotto di molto gli effetti del lavoro fin qui svolto dall'Associazione. Il flusso di turisti, che prima del 2016 era davvero consistente, si è drasticamente interrotto nel post sisma e, nonostante qualche segnale di ripresa recente, col covid si è ovviamente arrivati a 0 visitatori.
Ma qualcosa si sta muovendo. Oggi è arrivata una prima visita di appassionati d'arte alla chiesa di Sant'Ugo e ci sono già diverse prenotazioni per il resto del mese di agosto. Sono segnali ancora piuttosto timidi ma che fanno sperare in una ripresa, incoraggiando Arkeo a perseverare nel opera di promozione del patrimonio culturale che, comunque, l'associazione non ha mai messo di curare e monitorare.
Luca Craia