suo tono
pacato che stride con la politica urlata del momento e che me lo fa apprezzare
particolarmente.
E ha spiegato
l'evidenza del fatto che, per quanti dubbi possiamo avere, per quanto possiamo
essere indecisi, non votare o votare uno degli outsider comporta il forte
rischio di far vincere di nuovo coloro che governano la Regione da sempre e che
sono artefici del suo profondo declino, portandola dall'essere uno dei
territori più produttivi e avanzati d'Italia a una terra piena di emergenze irrisolte.
Lucentini è il candidato montegranarese, ed è inutile dire che è un'occasione
imperdibile per il paese di essere rappresentato nella sala dei bottoni
regionale, fondamentale in un momento così difficile.
Per la cronaca
e i maligni, il rispetto delle regole anti-covid è stato assoluto, mascherine
indossate grossomodo da tutti. Registro l'assenza di una rappresentanza
istituzionale del Comune, al contrario di quanto avvenuto per l'inaugurazione
della sede di FdI, dove intervenne il vicesindaco Ubaldi. Ma lì forse c'era un
pegno da pagare al coordinatore Venanzi, promotore della famigerata terza lista
alle scorse elezioni comunali che propiziò la vittoria dell'attuale
amministrazione ibrida. La politica è strana, specie a Montegranaro.
Luca Craia
Luca Craia