"Comprendo
Conte perfettamente ma evidentemente non è al corrente di quello che succede
sui territori". Sono parole dure, quelle di Gianni Mercorelli, il
candidato Governatore della Regione Marche del Movimento 5 Stelle. Risponde all’appello
di Conte che vorrebbe vedere trattare Pd e M5S per accordi regionali che
ricalchino l’alleanza di governo, appello finora caduto nel vuoto, a
testimoniare che le parole di Mercorelli sono vere. In questo modo il capolista
grillino chiude di fatto ogni possibilità di accordo per le Marche e sega le
gambe a quelli che ci speravano, come il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che
tra una querela ai terremotati e l’altra, minacciate o reali che siano, si
impegna oltre il proprio mandato sindacale per far vincere ancora le Marche del
nord a trazione PD e perora la causa di Conte a spada tratta.
Del resto, che
Conte e tutti gli altri abbiano poca dimestichezza con la realtà territoriale
lo testimoniano i fatti, non solo la questione delle alleanze per la quale un
Presidente del Consiglio che si rispetti, specie se ufficialmente non appartenente
ad alcuno schieramento, dovrebbe opportunamente evitare interferenze. Mi
domando che tipo di collaborazione potrà mai avere Conte con un Presidente di
Regione che appartenga ad altri schieramenti, dopo essersi così smaccatamente
esposto. Ma in Italia va così da decenni, c’è solo da abituarsi.
Luca Craia