Non sono i fasti di quattro anni fa, quando avevamo
addirittura difficoltà a gestire il grande flusso di visitatori che eravamo
riusciti a convogliare a Montegranaro, ma il turismo verso il nostro territorio
sta ripartendo, passo passo, cercando di uscire dal pantano prima causato dal
terremoto del 2016 e poi dal covid. Anche ieri abbiamo ospitato visitatori
importanti, a Montegranaro e a Monte San Giusto, tra cui l’ex Console italiano a Bogotà, grazie alla collaborazione
stretta con una struttura di accoglienza della costa. Era con noi anche la titolare, Giada Illuminati,
proprietaria del "Residence Marche" di Casabianca di Fermo e direttore del
villaggio turistico "Il Girasole" di Marina Palmense.
“Accogliamo i nostri ospiti facendoli sentire a casa
propria” dice Giada Illuminati. “Al tempo stesso ci occupiamo di
promozione turistica grazie ad itinerari storico-artistici ed enogastronomici
alla scoperta del territorio marchigiano, accompagnati dalla nostra guida
turistica abilitata Sabina Salusti. Disponiamo inoltre della collaborazione
di associazioni come Arkeo che appoggiano con estrema disponibilità i nostri
programmi”.
È proprio grazie a queste collaborazioni che Arkeo ha
portato, negli ultimi dieci anni, migliaia di persone a Montegranaro, gestendo
le aperture dei siti e proponendo sempre nuove iniziative accattivanti. L’obiettivo
è di innescare un’economia legata al turismo che possa da una parte portare
ricchezza al territorio e dall’altra sostenere il mantenimento e il recupero
del patrimonio culturale. E per territorio non si intende soltanto Montegranaro ma una concezione molto più ampia, che parte dalla costa e arriva ai monti, ragionando su una visione più ampia che, giocoforza, deve prevedere collaborazioni tra operatori, gestori e istituzioni. Non è un obiettivo facile, specie con tutte le contingenze
negative che abbiamo registrato negli ultimi anni, ma vale la pena perseguirlo,
anche in considerazione della profonda crisi che sta affliggendo l’economia
tradizionale del territorio che ci costringe a pensare a nuove vie di sviluppo
per imprenditoria e occupazione. Arkeo, comunque, c’è.
Luca Craia