Facendomi due risate
coi manifesti del Comune di Loreto coi quali si annuncia l’arrivo di Orban…
pardon… Mattarella ma con la bandiera ungherese, mi viene voglia di parlare
dell’ennesima situazione paradossale che lì si sta vivendo all’interno della
competizione per diventare sindaco.
C’è Moreno Pieroni a
voler fare il sindaco a Loreto con l’appoggio del centro-sinistra, quel Pieroni
assessore al turismo uscente, quello delle piste ciclabili, per capirsi. A
contendergli lo scranno più alto, dovrebbe esserci un candidato di centro-destra,
e invece, incredibile ma vero, ce ne sono due. Perché è così che va di solito,
e quando il centro-destra ce la fa a restare unito, pare quasi l’eccezione più
che la regola.
Poi c’è Gianluca
Castagnani, che sarebbe il candidato logico sia per preparazione sia per l’impegno
con cui ha lottato come un leone in Consiglio Comunale dall’opposizione fino a
ieri, anzi, fino a domani, finchè non si vota. Una figura molto amata a Loreto,
quella di Castagnani, che avrebbe avuto ottime chance di vittoria. Ma ai
partiti non è piaciuta, vai a capire perché, e hanno presentato un altro
candidato, Paolo Albanesi, dopo aver defenestrato il coordinatore di FdI per
sostituirlo a ridosso delle elezioni.
Così la possibilità
di vincere si affievolisce, e non di poco, benché Castagnani rimanga candidato
forte e credibile. Chissà che non ce la faccia lo stesso, riuscendo a schivare
il fuoco nemico e quello “amico” che poi tanto amico non è. Io faccio il tifo
per lui ma, nel contempo, mi rammarico nel vedere ancora una rappresentazione
già vista e rivista. È come se la destra non volesse vincere, come se si
sacrificasse per qualcosa di più alto. Ma qui fantastichiamo, divaghiamo. La
fantapolitica non ci interessa. In bocca al lupo, Gianluca.
Luca Craia