Con l’inizio dell’anno scolastico abbiamo avuto la prova di quanto in molti temevamo: le misure anticovid messe in campo dal Ministero e, a cascata, dai vari dirigenti scolastici non servono a tutelare alunni, insegnanti e famiglie dalla diffusione del contagio, bensì servono a sgravare di ogni responsabilità, sempre a cascata, il Ministero e giù giù fino all’ultimo elemento della catena. Ovviamente questa è una scelta politica, che parte appunto dal Governo e alla quale i dirigenti e le scuole non possono che adeguarsi per non trovarsi a pagare le conseguenze di scelte, o non scelte, politiche.
Il problema che nessuno sembra porsi è che tutto questo caos, tutte queste regole e controregole che si contraddicono e appaiono risibili e grottesche nella loro tragicità, probabilmente avranno ripercussioni anche pesanti sulla formazione caratteriale e mentale delle nuove generazioni, in particolar modo dei più piccoli. Temo conseguenze pesanti sulla psiche dei ragazzi, a livello di fobie e turbe, quantomeno nei soggetti più fragili. Non so se questo aspetto sia stato valutato da chi di dovere, da qualche comitato tecnico scientifico o, meglio, da qualcuno che ci capisca davvero qualcosa. Da come è stato organizzato l’insieme, direi di no.
Luca Craia
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