Mentre commosso leggo, con qualche giorno di ritardo,
l’annuncio della segretaria del PD montegranarese, nonché presidentessa del
Consiglio Comunale, Laura Latini, di cui avremmo una diapositiva ma non la
possiamo usare sennò si arrabbia, che ci informa che quest’anno, per il covid,
non faranno la Festa dell’Unità sottolineando il senso di responsabilità ma glissando
sulla complessità degli adempimenti a cui gli organizzatori avrebbero dovuti
soggiacere, mi torna alla mente la gioia
sprizzata da tutti i pori l’anno scorso, all’ultima edizione della suddetta festa,
quando Fabrizio Cesetti e Luca Ceriscioli annunciarono al microfono dell’antistadio
che c’erano pronti per Montegranaro 1.500.000 Euro, spiccetto più spiccetto meno,
per terminare il palasport.
L’annuncio fece palpitare tanti cuori, compreso
quello dell’assessore Perugini che, a gennaio, tornava sull’argomento dicendo
che i soldi c’erano ma non bastavano, e comunque il palazzetto si sarebbe
fatto, qualsiasi sia stata la sorte delle due squadre di basket nostrane. In
ogni caso, a detta prima di Cesetti e poi del suo pupillo Perugini, il milione
e mezzo a bilancio per questo progetto c’era e non ce lo siamo sognato.
Nel frattempo sono successe diverse cose, quasi tutte
bruttine: c’è stato il lockdown, c’è ancora una pandemia, la Poderosa se n’è
andata e la Sutor, pur rimanendo in serie B non senza grandi sforzi, non ha mai
nascosto le immense difficoltà che deve affrontare. Poi c’è la crisi, e una
Montegranaro in cerca di se stessa, tra un’economia che tracolla, un crollo
demografico sempre più preoccupante e la consapevolezza, ormai quasi generale,
che l’epoca delle vacche grasse è finita, ci siamo mangiati le vacche e c’è
rimasto solo il prato da brucare. In tutto questo turbinio di negatività,
abbiamo perso di vista quel famoso milione e mezzo.
Che fine ha fatto? Sarebbe interessante saperlo.
Sarebbe interessante sapere se Perugini è ancora dell’idea di realizzare il
palasport a prescindere dalle sorti delle squadre di basket, o se magari ha qualche
altro progetto. Sarebbe interessante sapere da Cesetti, che è in corsa ancora
una volta per il Consiglio Regionale, qualora vincesse, cosa intende fare per
mantenere quella promessa fatta un anno fa allo stadio La Croce. E se l’idea
del palasport fosse tramontata, come c’è da augurarsi con un po’ di buon senso,
mi piacerebbe sapere se Montegranaro può ancora attendere quel milione e mezzo
per farci cose più utili, oppure se la buttiamo a tarallucci e vino.
Luca Craia