Comunicato integrale
La sindaca Mancini non finisce mai di stupirmi, dopo che in campagna elettorale ha vilmente deviato dal significato politico i dibattiti sul merito reiterando attacchi a livello personale e privato, trova ora trova il modo di richiamarmi in causa affermando “..ha giocato contro per cinque anni”. Sono sufficienti i fatti a smentirla, per tutti i cinque anni ho votato non senza sofferenza anche delibere che non condividevo e in contrasto con il nostro programma come quella che prevede il centro commerciale a ridosso delle Poste, forse si è dimenticata che nella precedente legislatura eravamo stati contrari all’intervento nell’ex campo boario e addirittura il PD aveva raccolto le firme contro quel progetto che cancella lo spazio verde, poi per miracolo si sono convertiti divenendo favorevoli a tale cementificazione che alla fine ha presentato solo effetti negativi verso i nostri piccoli negozi.
Ho votato un’altra delibera che di fatto era un maldestro tentativo di sanare l’occupazione di suolo pubblico da parte di un privato, voto conseguente all’avere ricevuto informazioni non veritiere dall’assessore competente, delibera che infine si sarebbe rilevata un indiretto vantaggio qualcuno dell’esecutivo.
Sin dalla mia elezione avevo manifestato la volontà di cambiare il regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari, ma il Sindaco ha pubblicato il bando senza informarmi, successivamente il Consiglio ha approvato la mia mozione di modifica del regolamento che con un atto omissivo è rimasto nel cassetto come peraltro era successivo alla mozione con valenza di tutela alla salute come il piano delle antenne. Attualmente gli alloggi popolari presentano delle criticità che vanno dalla occupazione abusiva al non utilizzo nonostante le pressanti necessità di alcune famiglie.
Se dopo quella traumatizzante esperienza ho deciso di cambiare casacca è sempre per motivazioni di merito, tanto che non mi sono mai permesso di criticare le persone ma il merito, non ritenevo giusto che l’Amministrazione avesse di fatto dato la priorità agli interventi in viale Gramsci e alla tensostruttura di San Liborio a discapito di punti programmatici più importanti quali i centri di aggregazione e sostegno per i giovani, una guida che si rileva ad oggi sempre più fondamentale nel loro percorso di studi, in una società in cui le famiglie si devono adattare ad orari di lavoro spesso non compatibili con le necessità dei propri figli ma inevitabile se si vuole conservare il posto di lavoro in questo momento di crisi epocale; centri che avrebbero anche essi stessi creato nuove occupazioni lavorative locali.
In conclusione l’unico attacco concesso è per la mia ostinazione nel portare avanti i principi in cui credo riportati nei punti programmati degli schieramenti a cui ho aderito e per la necessità di mettere al vertice le reali priorità delle persone che vivono questo paese e non le solite priorità prettamente propagandistiche tendenti solo ad ottenere consensi elettorali.
Walter Antonelli
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