Comunicato integrale
“Ritardare l’apertura delle scuole superiori è stata una scelta dolorosa ma
necessaria. Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli non avrebbe
potuto, d’altronde, fare diversamente visto che da parte del Governo non c’è
ancora alcuna chiarezza su quale sarà la divisione in fasce delle Regioni dopo
le festività né quali saranno le regole per i cittadini. In questo clima di
totale incertezza, troppo grande era il rischio della riapertura delle scuole
di fronte alla possibilità che le Marche diventino "arancioni" o
peggio "rosse" fra pochi giorni e aggravare ulteriormente la
situazione, per consentire di far fare agli studenti delle superiori tre giorni
di didattica in presenza, peraltro fortemente limitata dalla capienza massima
del 50%. Nel frattempo a 48 ore ancora non si sa che cosa dovranno fare i
nostri ragazzi. Sembrerebbe che il Governo ora abbia rimandato la riapertura
all’11 gennaio, prendendo ancora una volta tempo, dopo aver promesso ristori
che non sono arrivati e aver cercato di scaricare sui governi regionali i
ritardi nelle vaccinazioni. Come ha ben detto il governatore Acquaroli, occorre
chiarezza da parte del Governo che invece continua a litigare sulla pelle degli
italiani". Così l'On. Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli
d’Italia nelle Marche.
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