È suggestivo, l’articolo odierno di Marisa Colibazzi circa i “papabili” candidati Sindaco di Montegranaro; suggestivo e credibile, in quanto disegna un quadro secondo me molto vicino alla realtà di cui ho già scritto in precedenza. È molto interessante l’ipotesi di candidatura di Ubaldi come leader di un riunificato centro-destra, una specie di ritorno a casa dopo qualche anno di guerra aperta e fratricida, le cui ferite certamente non sono tutte ancora cicatrizzate, ma che possono essere lenite e sopportate dietro un programma forte e credibile. Come ho già detto più volte, la candidatura di Ubaldi ha senso se c’è un progetto serio da sostenere, altrimenti parrebbe la solita accozzaglia da cacciatori di poltrone, specie dopo i diktat provenienti da Fratelli d’Italia, locali e regionali, che già sentono l’acquolina in bocca.
L’alternativa rimane il rudere di “La strada giusta”, demolito a cannonate dall’ex Sindaco e dalla sua protervia per quanto ci si sforzi di dare la colpa agli altri. Una corsa a due, quindi, a meno che i suddetti Fratellini non pensino bene di fare la terza lista per la terza volta di fila come minacciato. E, come dice la Colibazzi, la terza candidatura della Mancini non è così scontata: ci sono giovani rampanti con esperienza amministrativa che scalpitano (leggi Roberto Basso) la qual cosa non cambierebbe di molto l’approccio, diciamo, aggressivo che ha contraddistinto l’amministrazione Mancini 1 e 2. Lo stesso Basso ha già iniziato gli attacchi all’avversario senza risparmiare cattiverie e veleni, come del resto il suo schieramento è abituato a fare da tempo.
La Mancini intanto tace; del resto è stata il Sindaco no-social della giunta più social della storia, almeno sulla carta (nella realtà coi social hanno fatto solo un sacco di danni). E, non avendo profili Facebook o similari, quantomeno evita cadute di stile come quelle che capitano spesso al suo antagonista interno. Per lei è una fortuna non avere Facebook, pare chiaro. Si stanno però muovendo le truppe cammellate, principi consorti e padri abdicati in testa, con uno stuolo di bulletti del porto sempre pronti all’uso, che provocano e cercano litigi in ogni dove, anche nei miei spazi, tanto per tenere sereno il clima. E da qui alle elezioni il tempo è lungo. Nel frattempo l’ex Sindaco Ombra, Perugini, detta l’agenda al Commissario.
Speriamo di poter leggere più progetti e meno cattiverie, che sarebbe ora.
Luca Craia
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