Prima il Sindaco di Torre San Patrizio che manda una lettera ai Montegranaresi per invitarli a iscrivere i propri figli nelle scuole del suo paese, poi un articolo redazionale sulla pagina montegranarese un noto notiziario online che promuove una scuola fermana, fatto sta che sembra che tutti vogliano fare incetta degli studenti di Montegranaro. E in effetti a Montegranaro le cose non vanno benissimo, almeno alle medie, dopo l’inagibilità del plesso storico di via Martiri d’Ungheria e il senso di precarietà che tanti hanno avvertito a causa di questo. Però a Montegranaro esiste un Istituto Comprensivo, e credo che sia ora che si prendano misure idonee a difendere la scuola cittadina.
Questo, si badi bene, non per un discorso campanilistico ma perché la scuola di un paese è la prima palestra sociale che il ragazzo affronta nella sua formazione, una palestra fondamentale per intessere quei rapporti che poi saranno alla base dell’esistenza stessa della comunità cittadina. Una comunità cittadina, quella montegranarese, duramente provata da una crisi sociale ed economica mai vista prima, ma anche da tante divisioni, in parte ataviche ma in parte indotte da un modo di gestire la cosa pubblica che negli ultimi anni ha sempre più incrinato i rapporti e diviso le persone.
Occorre quindi fare quadrato per difendere la scuola di Montegranaro per pensare a ricostruire la comunità cittadina, e qui mi sento di invitare tutte le forze politiche e sociali affinchè si sviluppi una campagna contraria che eviti una potenziale diaspora di studenti. Anche da questo passa la Montegranaro futura, quella che dobbiamo cominciare a costruire fin da subito.
Luca Craia
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