La Lega di Fermo che propone di risolvere la questione di Lido Tre Archi con l’assegnazione di case popolari sembra una barzelletta, un ossimoro, uno scherzo. Eppure è scritto sul giornale e, per quanto i giornali possano essere menzogneri, pare proprio che la proposta esista. Ed è una proposta che avrebbe senso se nel frattempo, in Regione, si fosse portata avanti la riforma della legge sull’assegnazione degli alloggi. Ma, siccome la legge attualmente è ancora la stessa, la proposta non ha senso e lascia piuttosto sbigottito chi credeva che da quelle parti ci fosse una sensibilità diversa per queste situazioni.
Coi criteri attuali le case popolari sarebbero assegnate quasi totalmente a stranieri, aggravando la ghettizzazione del quartiere e mettendo in difficoltà i nuovi assegnatari che si troverebbero in un contesto sociale tutt’altro che inclusivo, con il rischio di arricchire la manovalanza locale dedita ad attività davvero poco lecite.
La proposta della Lega avrebbe senso solo dopo la riferma della legge regionale ma di questa riforma non ho sentito più parlare. Rimanendo la legge com’è, creare nuovi alloggi popolari a Tre Archi sarebbe come gettare benzina sul fuoco. Con tutta la lattina.
Luca Craia
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