Mai stimato, Berlusconi, anzi, ho sempre sostenuto che ha rappresentato una malattia grave che ha attaccato il sistema politico italiano e dalla quale lo stesso è ancora gravemente affetto. Ma il quadro che si sta disegnando sulle vicende giudiziarie che hanno interessato il leader di Forza Italia è spaventoso e, se i dubbi sulla liceità del comportamento dei giudici che hanno indagato e deliberato sui reati, presunti o reali, commessi da Berlusconi si dimostreranno fondati, l’Italia sarebbe di fronte alla più grave crisi istituzionale mai verificatasi nel nostro Paese e forse in un Paese democratico.
Una crisi che andrebbe a minare in maniera irreparabile la credibilità di uno dei tre poteri fondamentali dello Stato, quello giudiziario, intaccando gravemente la tenuta dello stesso sistema democratico. E tutto questo accade mentre il Governo litiga sulla spartizione dei soldi che arriveranno dall’Europa e il Paese si accapiglia su questioni di lana caprina come l’omofobia (che non esiste, almeno a livello macroscopico, come si vuole far credere) o sulle tifoserie pro e antisemite.
Il Paese è distratto, il Popolo è distratto nel momento in cui il sistema su cui si regge lo Stato, le Istituzioni, la moralità delle stesse e la fiducia che il cittadino ha il diritto di riporvi vengono messe gravemente in discussione. È in ballo la democrazia e la stessa libertà, ma ci fanno pensare ad altro.
Luca Craia
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