Io immagino una Montegranaro diversa, aperta, accogliente, dove arrivi gente e trovi un centro storico pulito, ordinato, dove ci siano bar, pizzerie, locali tipici ma anche e soprattutto botteghe artigiane dove i nostri calzolai, i migliori del mondo, mostrino la loro arte e la loro sapienza, vendendola a gente incantata. Montegranaro ha un grande potenziale nel turismo, e sto cercando di dimostrarlo da anni. Oggi che abbiamo bisogno di ripensare la nostra economia, forse qualcuno potrà prestarmi ascolto.
Bisogna crederci e bisogna avere in mente un progetto. Non bastano i tentativi empirici e improvvisati che abbiamo visto mettere in campo in passato, più per creare palcoscenici politici che per fare qualcosa di concreto per il paese e per il territorio. È chiaro che Montegranaro, da sola, non può essere meta turistica appetibile tanto da innescare un’economia legata al turismo. Ma lavorando in sinergia tra realtà territoriali e creando un tessuto di paesi, borghi, comuni, associazioni, strutture e beni culturali, si può diventare molto competitivi.
Occorre guardare oltre i confini del campanilismo e pensare e strategie comuni, occorre creare e promuovere un’offerta complessiva del territorio, dove per territorio intendo le valli del Chienti e del Tenna, superando i limiti provinciali e comunali e lavorando insieme nel concreto, non più ragionando nei meccanismi della politica e della lottizzazione ma puntando a creare davvero una nuova fonte di ricchezza per tutti.
Credo che sia questa la sfida del futuro per il Piceno. Non siamo Firenze, se lavoriamo ognuno per conto proprio, ma possiamo esserlo se lavoriamo insieme e promuoviamo in territorio nella sua interezza, un territorio preziosissimo, che può offrire mare, montagna, tesori d’arte e di storia, enogastronomia altissima, artigianato unico al mondo, bellezze di ogni tipo. Il turista, nel Piceno, può avere un’esperienza unica e irripetibile, ma sta a noi crearne la struttura. Il nostro futuro, ne sono convinto, è questo e dobbiamo cominciare a costruirlo ora, senza perdere un minuto.
Luca Craia
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