Tante volte ci facciamo una risata col mito del vecchio col cappello che intralcia il traffico, che poi tanto mito non è visto che io stesso ne incontro a mazzi ogni giorno, col cappello o senza. È che a una certa età i riflessi non sono più quelli di una volta e la persona giudiziosa comincia ad andare più piano, sempre più piano, fino a diventare un intralcio per il traffico. Ma i riflessi non smettono mai di affievolirsi, e non basta andare più piano, perché a volte un riflesso ritardato, una percezione distorta, una reazione a una sollecitazione della strada mancante diventano davvero molto pericolose.
Ieri un signore di 86 anni ha imboccato la Civitanova-Foligno contromano, con il suo SUV, e ne ha fatto un bel tratto prima di andare a sbattere frontalmente con un furgone. Si è fatto male lui e si sono fatte male altre tre persone, una delle quali parecchio male, anche se non rischia la vita e non dovrebbe riportare danni permanenti. Ed è un mezzo miracolo, perché poteva essere una strage.
Quel signore sicuramente guidava in regola con la patente, lo suppongo perché non lo so per certo ma importa poco: utilizzo il caso per introdurre un ragionamento. E il ragionamento è sulla sicurezza. Fanno norme continue per aumentare la sicurezza, spesso sacrosasante, talvolta disattese e non fatte rispettare, ma il rinnovo della patente rimane una farsa. Ti controllano la vista, ti fanno due domande e mettono il timbro sulla pratica. Così, anche se hai una bell’età e i riflessi molto appannati, tanto appannati da prendere contromano la superstrada e rischiare di fare una strage, ti rinnovano la patente. L’importante è che tu ci veda. Credo che, almeno superata una certa età, la visita per il rinnovo della patente debba essere un po’ più approfondita e deve effettuare un controllo neurologico serio. Altrimenti qui il problema non è più che il vecchio col cappello va troppo piano, il problema è che ti può anche ammazzare.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento