La pseudo-sinistra italiana campa di queste cose. Campa di polemiche sterili, di liti ideologiche assurde, di posizioni preconfezionate da vendere un tanto al chilo. Campa dei vari Fedez che pontificano dall’alto del loro dorato fancazzismo, delle Laure Boldrine che predicano e razzolano asimmetricamente, di fiaccolate e di crociate contro i libri che non piacciono. E campano di gente come Rula Jebrael, che sarebbe anche una brava giornalista, non fosse che ha deciso che, anziché arricchire il mondo con la sua bravura e il suo talento, deve essere ricordata per le sue battaglie ridicole.
La polemica ingaggiata con Propaganda Live, che pure mangia nella stessa greppia, è di una stupidità disarmante e ci fa capire come tutto si basi sulla fuffa, sul nulla, sul pretesto per far parlare di sé e tenere accesi i riflettori. Di quello campa Rula e di quello campa la pseudo-sinistra. Campa di pretesti per catturare il consenso. E ci riesce pure, perché sa bene che il popolo tende a tifosizzarsi. Così incita i suoi tifosi con slogan da stadio, fa parlare i notiziari e prende i suoi voti. Allo stesso modo Rula Jebrael polemizza sul vuoto pneumatico e si assicura in questo modo una settimana almeno di paginate di giornale. Avoglia a scrivere articoli, si fa prima così.
Luca Craia
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