Dopo un
vivace dibattito, il Consiglio approva la mozione 5 Stelle per sostenere
l’autoconsumo di energie rinnovabili
Comunicato integrale
Comunità energetiche: gruppi di utenti, famiglie, attività industriali e commerciali, e perfino amministrazioni comunali, che condividono l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Una prospettiva concreta, che dal Nord Europa sta sbarcando in Italia, portando con sè sconti in bolletta e interessanti incentivi da parte del MISE, e che il Consiglio Regionale ha oggi scelto di sostenere, approvando una mozione promossa dal Movimento 5 Stelle.
Soddisfatta la consigliera regionale Simona Lupini, presentatrice della mozione: “E’ stato un percorso accidentato, anzitutto per i tempi della discussione: aspettavamo da marzo che la mozione approdasse in Consiglio, e finalmente siamo riusciti ad ottenere questa vittoria sul fronte delle energie rinnovabili”.
Inizialmente dubbioso il centrodestra, anche per una pdl sul tema presentata dalla Lega: “Siamo felici che la maggioranza, oltre al PD, abbia capito il valore delle indicazioni che abbiamo inserito nella mozione. nella PDL appena approvata in III Commissione, i rischi di un ingessamento ci sono. Vigileremo, con proposte ed emendamenti che porteremo in Consiglio, per garantire che questa importante opportunità di trasformazione ecologica venga valorizzata al massimo” ha commentato la consigliera Lupini.
Partecipare a una comunità energetica è semplice: i requisiti sono di allacciarsi alla medesima cabina di trasformazione dell’energia di media/bassa tensione, e di non essere produttori di energia come attività principale: in bolletta sono previsti sconti dai distributori, per i minori costi di gestione dell’energia, e incentivi da parte del MISE. E il risparmio è ingente: si può arrivare fino a 150-160 €/MWh, oltre a finanziare la realizzazione degli impianti con il Superbonus 110%: l’apertura agli Enti Locali permette inoltre di immaginare investimenti green, magari sfruttando immobili dismessi.
La posta in gioco diventa rendere capillare la produzione di energia rinnovabile, portandola in piccoli centri per rendere più conveniente vivere e lavorare: “Le aree interne delle Marche sono costellate di piccoli borghi di collina o di montagna, con tante attività artigiane, piccoli servizi sempre a rischio chiusura, e una popolazione sempre più anziana: le comunità energetiche possono essere l’occasione perfetta per rilanciare questi territori in un’ottica green. Abbattere i costi dell’energia può rendere più sostenibile vivere e lavorare in questi territori, non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico”.
Dopo il primo esperimento nel Comune di Magliano Alpi, che con una comunità energetica guidata dal Comune alimenterà biblioteca, palestra e scuole, la bottega di un artigiano e due famiglie, il Movimento 5 Stelle è impegnato a livello nazionale per promuovere la misura: nelle Marche, sono numerose le mozioni presentate in tutti i Comuni delle Marche dai consiglieri pentastellati.
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