In genere, nel centro storico di Montegranaro, siamo abituati a vedere le impalcature come una cosa negativa, perché col tempo ne abbiamo viste piazzare molte e quasi sempre sono rimaste lì quasi per sempre, a puntellare invece che a riparare e ristrutturare. L’impalcatura che è stata tirata su la scorsa settimana in piazza Mazzini, invece, è un’ottima notizia e mette gioia, perché significa che stanno partendo i lavori di ristrutturazione del campanile di San Francesco.
La piccola torre, che contiene La Squilla, l’antica campana che chiama i fedeli alla messa da secoli, è quasi invisibile, incastonata tra la chiesa e l’adiacente palazzo Francescani che, con la sua imponenza, quasi al sovrasta e la nasconde. Non ci si fa caso, ma se ne è notato il silenzio, in questi ultimi anni. Almeno lo abbiamo notato noi, Montegranaresi di una certa età, che ricordiamo La Squilla segnare i giorni di festa coi suoi rintocchi, e ne abbiamo sofferto il mutismo degli ultimi tempi.
I lavori di ristrutturazione della torre prevedono il rafforzamento della cella campanaria, e quindi la campana tornerà a suonare. Ci vedo una bella allegoria, un messaggio di speranza, un ritorno alla vita e alla gioia per il centro storico martoriato e avvilito da anni di abbandono, e per tutta la Comunità di Montegranaro, provata dalla crisi e dalla pandemia. Una campana che rintocca festosa potrebbe essere il simbolo della rinascita, di una nuova epoca per un paese che sa soffrire e che sa rinascere. Aspetto con ansia il primo rintocco.
Per sostenere l’opera di restauro con donazioni: bonifico con IBAN IT22Q0615069550CC0081002485 – beneficiario PARROCCHIA SS. SALVATORE.
Luca Craia
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