Da anni, su queste pagine, denuncio la situazione del cosiddetto “capannone del Comune”, a Montegranaro, la rimessa dove si riparano i mezzi comunali e si tengono a dimora diverse attrezzature, che possiede una copertura interamente in eternit. Per le amministrazioni comunali degli ultimi anni la soluzione di questo problema non è mai stata una priorità, nonostante l’ubicazione dello stabile sia a un livello di poco inferiore a un intero quartiere che si affaccia proprio sul tetto in questione.
Il Commissario Straordinario, invece, l’ha pensata diversamente e ha inserito l’intervento di rimozione dell’amianto nel Programma Triennale delle Opere pubbliche 2021/2023. Si sta già provvedendo alla progettazione che è il primo passo per rimuovere il materiale pericoloso per la salute di chi lavora all’interno del capannone e di chi ci vive vicino. Ancora una volta un funzionario non eletto dimostra maggiore sensibilità ai problemi della gente rispetto a quella dei politici, e questo fa senz’altro meritare un plauso al Commissario, ma è una bella sconfitta per la politica, specie quella che affermava che, con il commissariamento del Comune, si sarebbe fermato tutto. Pare invece che accada il contrario.
Luca Craia
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