È in corso una vera e propria offensiva culturale da parte di quella frazione del potere intellettuale che predomina nella comunicazione di massa, finalizzata a ridurre l'autonomia di pensiero soprattutto sui social. Si sta cercando di imporre con forza un modello culturale nuovo e di limitare ogni forma di opposizione allo stesso. In realtà si tratta di un'azione volta alla repressione della libertà di pensiero, in modo da creare un canale unico ove convogliare un'opinione unica e universalmente condivisa. È un autentico golpe culturale che tende a instaurare una vera e propria dittatura di pensiero.
L'imposizione di modelli culturali in contrasto con quelli tradizionali, lo sfaldamento dei concetti di genere sessuale, di popolo, di appartenenza a una comunità, non è realmente finalizzata a sensibilizzare su una concezione inclusiva, anche se esasperatamente, dei rapporti umani, ma molto più semplicemente si sta cercando di limitare al massimo la capacità di analisi della realtà e di creare un comando centrale del pensiero tramite il quale poi veicolare le informazioni e i comportamenti di massa opportunamente controllati. Lo stesso gioco di contrapposizione tra pensieri diversi è fittizio, serve solo a creare spazi vuoti utilizzando concetti elementari basati sull'emotività. Il vero obiettivo non è annullare il pensiero opposto, bensì eliminare la capacità di analisi e di sintesi.
Luca Craia
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