Torno sulla triste vicenda del giovane Seid Visin perché a renderla ancora più triste c’è la vomitevole strumentalizzazione che ne stanno facendo i media, chi per ricevere più click sui social, chi per trovare un po’ più di popolarità. Sull’account Facebook di Roberto Saviano è un pullulare di gente che si straccia le vesti e sputa veleno sugli Italiani e sul loro razzismo. Idem da Mentana e così via. Riporto, conscio che non servirà a fermare l’operazione sciacallaggio in corso, le parole del padre di Seid rilasciate all’ANSA. Leggerle può riportare in equilibrio la realtà, a patto che si abbia mente libera e onestà:
"Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. E' sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie", dice all'ANSA Walter Visin, padre adottivo dell'ex calciatore Seid, che a proposito della lettera scritta due anni fa dal giovane dice: "Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni". Quanto alle cause dell'accaduto, "non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio. Dico solo che era un uomo meraviglioso".
E ADESSO FINITEVELA.
Luca Craia
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