lunedì 7 giugno 2021

La sconfitta in gara 3 con Mestre porta la Sutor al secondo spareggio playout con Teramo. Le considerazioni di coach Marco Ciarpella.

 

Una sconfitta che brucia perché Mestre si è salvato e la Sutor dovrà ancora lottare per raggiungere il proprio obiettivo. A dire il vero la sfida con la Vega in gara 3, è stata una partita tutt’altro che bella con due squadre contratte che hanno collezionato tanti errori. Alla fine ha vinto Mestre che ha saputo svoltare a proprio favore la partita nel terzo periodo e rintuzzando bene il tentativo di rientrare dei gialloblù. Si poteva fare meglio? Sicuramente però il fatto di essersi presentati a questa serie con solo tre allenamenti dopo il Covid-19 è stato sentito da tutta la truppa veregrense che non ha nemmeno potuto contare sull’apporto di Leonardo Cipriani ancora alle prese con il problema al polpaccio. Alla squadra non si può rimproverare nulla, i ragazzi hanno provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, senza però riuscirci. La mancanza dei tifosi in curva si è fatta sentire, la squadra aveva e ha bisogno del loro incitamento, speriamo che contro Teramo tornino a gridare forza Sutor.

Con Marco Ciarpella abbiamo provato ad analizzare le cause di questa sconfitta.

Coach, che partita è stata contro la Vega Mestre?

“Mestre è stata sempre in vantaggio per 40’e noi non siamo stati bellissimi da vedere però, credo che in questo tipo di partita sia importante qualche canestro in più da fuori per cercare di aprire un po' più l’area perché poi, guardando le statistiche vedo che abbiamo tirato 12 volte più di loro, 7 tiri liberi in più e vincendo il duello a rimbalzo. Ci siamo tenuti a galla con i rimbalzi offensivi contro la zona e questo ci ha permesso di chiudere le azioni con canestri facili, secondi tiri e liberi. In questo tipo di sfide tirare 4/24 da tre punti non ti permette di aprire l’area perché poi Mestre costantemente ci raddoppiava il post concedendo il tiro di determinati giocatori e noi in questa occasione abbiamo fatto poco canestro. Ho detto ai ragazzi nello spogliatoio che dopo i 20 giorni di Covid che abbiamo accusato riuscendo ad allenarci solo tre volte, il carattere mostrato alla fine mi lascia ben sperare per il prossimo playout contro Teramo. Ho visto gente stremata in campo, mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi, ora giocheremo con Teramo pronti a fare una grande impresa”.  

Si rimprovera qualcosa in questa serie andata male?

“Noi abbiamo tenuto i loro migliori giocatori nella serie sotto i dieci punti di media, mi riferisco a Fazioli e Pinton. In gara tre bisognava rischiare qualcosa ed è stato fatto su Spizzichini scommettendo sul suo tiro da fuori che in gara tre ci ha punito. Qualche rischio bisogna assumerselo, in qualche sfida ha pagato, in difesa si poteva fare meglio però, in attacco quando giochi due gare e segni meno di 60 punti, diventa difficile poi, vincere”.

Cosa ha significato per voi l’assenza dei tifosi in curva?

“Avremmo voluto una spinta in più però, penso che il pubblico che era presente nel nostro momento migliore, si è fatto sentire. In una partita del genere, andare sotto all’intervallo di sette lunghezze è pesante poi, al ritorno in campo entrambe le squadre non hanno realizzato per quasi 5’. Se lo sprint finale l’avessimo fatto in quel momento della contesa, l’inerzia della partita sarebbe potuta cambiare. Per noi la curva significa tanto, non rimprovero ai tifosi le scelte e speriamo che con Teramo ci ripensino e ci vengano a dare una mano. La permanenza in serie B è un bene per tutta Montegranaro e il loro sostegno per i ragazzi sarebbe davvero molto importante”.

Quali sono le condizioni di Cipriani?

“Leonardo oggi si sottoporrà ad ulteriori accertamenti, sta molto meglio speriamo possa tornare in campo per il secondo turno dei playout contro Teramo”.

 

L’Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro 

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