I problemi del centro storico di Montegranaro sono tanti. Ne parlo da tempo, qualche volta riuscendo a ottenere qualche soluzione, più spesso discorrendo con muri di ignoranza e menefreghismo. Ogni 5 anni, qualche volta prima se il Sindaco si suicida politicamente come avvenuto di recente, la politica fa finta di interessarsene per poi dimenticarsene una volta ottenuti i voti desiderati. Possiamo parlarne nelle linee generali, di progetti futuribili, e possiamo parlare in concreto di piccoli grandi problemi che chiedono una soluzione da tempo immemorabile. Sto per parlare di un caso risolvibile ma che sta lì da anni tra promesse non mantenute e orecchie da mercante.
In piazzale Leopardi, di fronte all'Ospedale Vecchio, alla sede della Banda, dell'associazione Amici della Musica, in mezzo alle case della gente, ai bambini che giocano, alle persone che hanno diritto a vivere in un luogo decente, c'è un rudere di proprietà privata. Il seminterrato di questo rudere si apre sulla strada con una porta cadente, tutta spaccata, che nasconde neanche tanto bene un autentico immondezzaio. Qualche incivile getta la sua spazzatura, ma anche cose più grosse, all'interno di questo tugurio che è diventato una cosa difficile da rappresentare e spiegare, ma soprattutto da comprendere in un Paese civile. Occorrerebbe intimare alla proprietà di pulire e chiudere efficacemente e, se non lo fa, intervenire come Comune, come comunità quindi, a tutela della comunità stessa. Ma non lo si è mai fatto. Questo per rappresentare a cosa è dovuto il degrado del centro storico: inciviltà, incuria, menefreghismo e nessun amore per il paese.
Faccio un post scriptum per gli abitanti del centro storico che quando passo sputano per terra e guardano torvo perché mi reputano un razzista quando li metto di fronte a realtà che non vorrebbero vedere o che siano viste: queste battaglie le faccio anche per voi.
Luca Craia
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