Segnali dalla politica ne giungono pochi, più che altro qualche chiacchiera, magari anche credibile, ma difficilmente probabile. Provo a fare il punto, quindi, attraverso queste voci di corridoio, di quale pare essere la situazione politica a Montegranaro il vista delle elezioni amministrative che sembra andranno a svolgersi il 3 o il 10 ottobre prossimo.
Ovviamente gli schieramenti antagonisti principali sono due: quello dell’ex Amministrazione Comunale e quello dell’ex Amministrazione Comunale insieme all’ex opposizione. Situazione paradossale, quella di Montegranaro, se sarà confermata, come pare sia, la candidatura dell’ex Vicesindaco, Endrio Ubaldi, a Sindaco per lo schieramento che, di fatto, è quello che fino allo scorso dicembre era all’opposizione. Un pezzo della vecchia maggioranza, quindi, che si scontrerà con la vecchia maggioranza.
Vecchia maggioranza che pare sia costituita ormai dal solo Pd cittadino e che non sembra, sempre secondo le voci di corridoio, molto serena nonostante il silenzio assordante che si ode lasci supporre. In realtà pare ci sia un forte dibattito, se non uno scontro a tutti gli effetti, tra tre fazioni: una che sosterrebbe la ricandidatura dell’ex Sindaco Mancini, una che la vorrebbe sostituire col giovane rampante Roberto Basso, e infine qualcuno, dimentico delle passate sconfitte, che vorrebbe riproporre il veterano Aronne Perugini.
Se Atene piange Sparta non ride, perché anche dall’altro lato si parla di qualche malcontento, che diventa mal di pancia e che pare abbia aperto anche qualche crepa circa il ruolo dell’ex Vicesindaco, che non sembra piacere a tutti. Sicuramente non piace a Walter Antonelli che, insieme ad alcuni nomi che richiamano altri tempi ed altri che paiono invece piuttosto nuovi, vorrebbe sfidare i due contendenti principali con una terza lista. Al momento Antonelli è l’unico uscito davvero allo scoperto alla ricerca di suggerimenti da parte della popolazione, popolazione che pare abbia risposto inviando numerose email con diversi spunti programmatici. La lista pare certa, salvo ricuciture difficili ma non impossibili con il centro-destra.
Poi ce ne potrebbe essere una quarta, di lista, quella che già abbiamo visto all’opera un paio d’anni fa con candidato Demis Ranalli e l’appoggio di Jessica Marcozzi di Forza Italia. Pare ci sia stato un tentativo infruttuoso di accordarsi col PD, per cui la presenza di una quarta lista sembra possibile. Vedremo
Un quadro piuttosto confuso, quindi, che potrebbe complicarsi ulteriormente in base all’affluenza alle urne che, molto probabilmente, non sarà elevatissima. Il partito del non voto, quindi, potrebbe essere l’elemento determinante di queste elezioni. Ma c’è tempo. Tante cose possono ancora succedere. In attesa di voci ufficiali, teniamo l’orecchio attento sulle voci.
Luca Craia
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