Le lame rosse restano gratis. Il Comune di Fiastra ci ripensa.
Ha revocato l’ordinanza del 15 giugno scorso, con la quale l’accesso alle
Lame Rosse diventava a pagamento, il Comune di Fiastra. L’intenzione della
Giunta guidata da Sauro Scaficchia era di dare incarico a un soggetto terzo di
gestire il flusso di visitatori al sito naturalistico che, essendo unico nel
suo genere, richiama moltissimi turisti locali e non. Ma il tutto è naufragato nel mare dei social.
L’idea di guadagnare col turismo non è mai stupida, ma evidentemente la
strada da percorrere è diversa, visto che l’idea all’utenza non è affatto
piaciuta tanto che abbiamo assistito a un’autentica rivolta sui social, con una
condanna unanime da parte degli amanti della montagna della decisione del
piccolo comune del Maceratese.
A rincarare la dose, poi, è giunto il flop della prima giornata di
fioritura a Castelluccio, dove si è pensato bene di chiudere le strade di
accesso e far giungere la gente sul posto solo tramite un servizio navetta a
pagamento. Come c’era da aspettarsi, la gente è andata altrove. A questo punto
qualcuno a Fiastra deve aver riflettuto bene per poi decidere di tornare su una
decisione che, se in linea di principio non era deprecabile, nei fatti era sbagliata.
Guadagnare col turismo si può e si deve, ma non interdicendo i siti al
pubblico.
Luca Craia
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