Dire destra è dire tutto e dire niente. Un po’ come dire sinistra, che può essere socialista o laica, e anche socialista marxista o utopica. Tralasciando gli estremismi. Dire destra può voler dire parlare di destra sociale, destra liberale, nazionalista o europeista. Sempre tralasciando gli estremismi. Poi ci sono gli imbecilli, e quelli stanno un po’ dappertutto, purtroppo, a destra, a sinistra, di sopra e di sotto. E ce ne sono pure tanti, come questi tempi bui stanno dimostrando. Per questo identificare la destra italiana col sindaco di Terni mi pare strumentale e disonesto. È disonesta Laura Boldrini quando afferma “la destra non si smentisce e nei comuni che amministra, così come avvenuto in Senato con il ddl Zan, conferma il suo obiettivo: far tornare indietro il paese”.
Un’affermazione profondamente ingiusta, perché quello che è avvenuto in Senato appartiene ai meccanismi della democrazia ed è l’affermazione di una visione piuttosto che di un’altra; nulla di oscurantista, nulla di retrogrado come lo si vuol far passare. Si è solo fermato un provvedimento che, così com’era, non soddisfaceva il modo di vedere e pensare di un gran numero di Italiani rappresentati in Parlamento dalle forze che hanno votato il quel modo. Regole democratiche, libertà di pensiero, tutto va rispettato, si chiama democrazia.
Poi che quello che è accaduto a Terni sia grottesco, a cavallo tra lo spaventoso e il ridicolo, credo possiamo essere tutti d’accordo. Ma non è onesto affermare che quella è la destra, quella destra che ha votato per fermare l’iter del DDl Zan. Non è onesto semplicemente perché non è vero. C’è gente intelligente, a destra, c’è gente con un pensiero lineare e articolato, un pensiero ovviamente opposto, o comunque diverso da quello della gente di sinistra, ma un pensiero che va comunque rispettato. Laura Boldrini, ancora una volta, ha dimostrato la violenza e l’opportunismo che, quello sì, identifica la sinistra italiana in ogni sua azione.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento