Forse qualcuno si aspettava una specie di cerimoniale con sorrisi e strette di mano. Forse parte della stessa opposizione pensava di andare a fare poco più che la presenza, ma evidentemente si sbagliava. Chi ha assistito alla seduta di insediamento del Consiglio Comunale di Montegranaro di ieri sera, in presenza o comodamente da casa (visto che finalmente anche a Montegranaro è arrivato il ventunesimo secolo e abbiamo uno streaming in cui si vede e si sente tutto), è stato spettatore di una resa dei conti. Dopo una campagna elettorale piena di cattiveria, la più brutta che si ricordi, con colpi bassi a profusione, insulti, minacce, lettere anonime, offese gravissime non solo tra candidati ma verso gli stessi cittadini, ieri sera in molti avevano parecchi sassolini da togliersi dalle scarpe. E se li sono tolti.
A cominciare dal Sindaco, che ha fatto un discorso di insediamento molto duro ma preciso e calibrato, in cui ha illustrato le linee generali dell’azione di governo che intende portare avanti nel prossimo quinquennio ma ha anche dato conto alle innumerevoli accuse rivoltegli nei giorni di campagna elettorale. E via via tutti gli interventi sono stati di questo stampo, anche con toni più accesi. Ed è sembrato che la minoranza non se lo aspettasse, che l’ex Sindaco Mancini si sia trovata spiazzata, come se tutto il veleno riversato sugli avversari e sul paese fosse ormai scivolato via senza lasciare conseguenze e tracce. E invece quel veleno era ancora lì, e aveva bisogno di un antidoto.
Era necessario, quello che è accaduto ieri sera. Certo, è stato un Consiglio Comunale davvero brutto. Ma serviva una catarsi, anche dolorosa. Perché le cose lasciate indietro, non chiarite, non dette alla fine marciscono, imputridiscono, uccidono. Montegranaro ha davvero bisogno di una profonda pacificazione, ma per pacificare bisogna prima togliere tutte le scorie dell’odio che ha caratterizzato gli ultimi anni, non solo i giorni della campagna elettorale. Lo scontro avvenuto in Consiglio era quindi indispensabile per mettere un punto fermo e partire da lì.
Ora può bastare. Ora si pensi solo ed esclusivamente a Montegranaro, non si faccia l’opposizione all’opposizione come è stato fatto per sette anni durante l’amministrazione Mancini Uno e Due. Ora chi governa lo faccia rappresentando tutti, facendo il bene di tutti, evitando gli steccati, le liste dei cattivi, le disparità tra cittadini, aree, associazioni, realtà. Ci sono crepe profonde da colmare, ci sono ferite sanguinolente e dolorose da curare. Finisca l’epoca dell’odio, che è durata pure troppo, e si ricominci a costruire. Chi governa governi e chi fa l’opposizione sia vigile e costruttivo. E isoli finalmente chi, come si è visto anche ieri sera, è capace solo di produrre veleni.
Buon lavoro a tutti. Auguri a Montegranaro.
Luca Craia
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