Nel tour di Montegranaro che sto organizzando per il 7 novembre, oltre ad alcune chicche che normalmente sono chiuse come la meravigliosa chiesolina di San Pietro Apostolo e la preziosissima cappella di San Michele Arcangelo, ho voluto includere gli interni della chiesa di San Francesco, appena riaperta grazie a un’azione coraggiosa di don Sandro e alla generosità dei Montegranaresi (e comunque, c’è da finire a pagare, per cui continuiamo a essere generosi). È la prima volta che nei miei tour del paese includo questo sito, e devo fare un mea culpa, perché gli interni della chiesa centrale di Montegranaro meritano davvero una visita.
Certamente il tempio è molto spoglio, e mostra rimaneggiamenti moderni che stridono anche fortemente con l’architettura originale, ma conserva opere importanti che ne fanno un piccolo museo: tele notevoli, come la deposizione di Luca Di Costantino e molte altre con autori anonimi su cui, però, il Parrocco sta conducendo ricerche, la bellissima scultura dell’Immacolata e una lapide dedicata a Giovanni Battista Conventati, arcivescovo di Ragusa, discusso e potente ecclesiastico del '700 nato a Montegranaro..
Quindi non solo il portale, seppure bellissimo, riportante lo stemma pontificio di Sisto V che finanziò i lavori di ricostruzione dopo uno degli innumerevoli crolli, e notevoli allegorie nelle sculture che adornano l’architrave, ma anche opere assolutamente rilevanti all’interno che finora abbiamo colpevolmente trascurato. Anche per questo il tour del 7 novembre è da non perdere: scopriremo aspetti di Montegranaro davvero insospettabili.
Luca Craia
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