L’allarme
della consigliera regionale sul blocco degli interventi riabilitativi agli
anziani
Comunicato integrale
Due focolai COVID nelle RSA, a Porto San Giorgio e a Rosora, dove la situazione è particolarmente grave, riaprono il dibattito sulla sicurezza delle residenze per anziani, un puzzle complicato che investe ristori economici per i mancati ingressi, visite dei parenti e anche gli interventi riabilitativi e le attività di socializzazione, sospese ormai dall’inizio dell’emergenza.
Sul tema, è tornata nella seduta di oggi del Consiglio Regionale delle Marche Simona Lupini, consigliera del gruppo Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione: “La situazione dei casi COVID nelle RSA è preoccupante, sappiamo che la protezione anticorpale dopo un certo periodo scende, soprattutto in persone con il sistema immunitario più debole, come i grandi anziani. Non si può derogare alle misure di sicurezza, e bisogna spingere rapidamente verso le terze dosi. Non possiamo però trascurare che gli interventi di riabilitazione e di socializzazione, che sono stati sospesi in praticamente tutte le strutture, sono parte del percorso terapeutico degli anziani.”
Una situazione che rischia di pregiudicare la tenuta psicofisica dei pazienti delle RSA, e che mette in pericolo numerosi posti di lavoro qualificati: “Per gli anziani, sarebbe un grave pregiudizio continuare a essere tagliati fuori da queste terapie.
Inoltre, tante RSA non hanno rinnovato i contratti delle professioniste e dei professionisti coinvolti in queste attività, sia per l’incertezza della situazione epidemiologica sia per problemi di bilancio, che mettono a repentaglio la stabilità di tante strutture.
La strada è stretta, ma alla Regione chiediamo di impegnarsi per garantire che sicurezza dei pazienti e interventi di riabilitazione vadano di pari passo. ”
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