venerdì 5 novembre 2021

La Provincia di Fermo e le elezioni. E il Popolo Sovrano sta a guardare come si spartono la torta.


Iniziate le grandi manovre per le “elezioni” provinciali a Fermo, si rende evidente come le riforme istituzionali degli ultimi anni, spesso avallate da elettori davvero poco attenti, abbiano esautorato gli stessi elettori di ogni potere per dare l’esclusiva delle scelte a una classe politica sempre più distante dai problemi reali. Del resto, gli ultimi anni hanno già ampliamente palesato il distacco siderale tra la Provincia di Fermo e il territorio, sostanzialmente lasciato a se stesso con strade disastrate e pericolosissime e pochissimi interventi decisi sulla base di tutto meno che della reale esigenza della popolazione.

I giornali locali ci relazionano delle trattative in corso, dei nomi dei papabili e delle scaramucce territoriali per stabilire chi debba pesare di più, ma tralasciano il particolare che a scegliere chi amministrerà il territorio provinciale non sarà eletto dal popolo ma da una ristretta cerchia di uomini politici che si dividono la torta del potere sulla base di equilibri che poco o nulla hanno a che fare con il territorio stesso. Poi è sempre possibile che avvenga miracolosamente l’elezione di un Presidente più presente e attento di quelli del passato (anche se, dai nomi che si fanno, parrebbe proprio di no) ma rimane il fatto che la questione “provincia” sia in mano a un’oligarchia e che il Popolo Sovrano sia sempre meno sovrano e sempre più spettatore e, talvolta, vittima.

 

Luca Craia

 

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