Con le piogge copiose dell’ultimo fine settimana sono state molti i danni arrecati alla viabilità del Fermano, a causa di un dissesto idrogeologico ormai ben noto e al quale non pare si abbia ancora intenzione di mettere mano. Ci sono greppi privi di vegetazione che scendono in strada senza che nulla li trattenga, ci sono campi lavorati male con solchi scomparsi come la capacità degli antichi contadini, c’è sicuramente un clima in mutamento che porta a precipitazioni sempre più violente. Poi c’è l’incuria.
La Strada Vecchia per il Porto è una piccola arteria che collega i comuni di Sant’Elpidio e Mare e Porto Sant’Elpidio. Pur non essendo la strada più comoda del mondo, è molto transitata perché consente di evitare il traffico e di giungere più agevolmente al centro di entrambi i paesi, oltretutto lambendo la zona industriale San Filippo e il casello autostradale. Quasi al confine tra i due Comuni, ma in territorio di Sant’Elpidio a Mare, l’altro giorno è venuta giù una scarpata che ha occupato mezza carreggiata. È avvenuto sabato e oggi, mercoledì, la frana è ancora lì, col suo cartello e nulla più. Sta anche dietro una curva, per cui è piuttosto pericolosa. Ma al momento non pare che qualcuno se ne stia preoccupando.
Del resto è la strada stessa che impegna poco i pensieri degli amministratori dei due Comuni, specie quando si innesta con via San Filippo: se l’asfalto, dal lato elpidiense, è passabile, come ci si avvicina a Porto Sant’Elpidio su via San Filippo ci vorrebbe un fuoristrada di quelli buoni, tante sono le voragini aperte sulla carreggiata che, tra l’altro, è ben stretta e non consente grandi manovre per schivare i crateri. Fino a poco fa ci si mettevano i vigili di Porto Sant’Elpidio con l’autovelox ma da un po’ non si vedono più. Forse hanno pudore di mettersi in una strada tanto disastrata a farci pure le multe.
Luca Craia
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