Comunicato integrale
Nella seduta del Consiglio Regionale dello scorso 21 Dicembre, è stato raggiunto un importante traguardo per la coesione sociale delle Marche, con l’approvazione di un ordine del giorno unitario che ha recepito tre diversi documenti di Movimento 5 Stelle, PD e Fratelli d’Italia: comune l’impegno per incrementare gli investimenti e migliorare i servizi.
Sul tema interviene la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri: “Le ASUR marchigiane spendono attualmente in interventi sulla salute mentale poco più del 2% del loro budget, molto meno della media nazionale, che è pari al 3,5%. Il Consiglio ha convenuto di incrementare il budget destinato alla salute mentale, fino ad arrivare entro 3 anni al 5% del bilancio delle ASUR. Un segnale importantissimo di attenzione alle sofferenze di tante persone”.
Un’attenzione che dovrà passare anche per un maggiore coinvolgimento dei territori e degli operatori nelle decisioni della Giunta, con la convocazione della Consulta sulla Salute Mentale e il coinvolgimento dell’ANCI e dei direttori di dipartimento territoriali, e nuove tariffe strutture residenziali e semiresidenziali.
Importante l’impegno a sostegno dei più giovani, che era al centro delle richieste presentate dalle due consigliere del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini e Marta Ruggeri: “Due anni di pandemia hanno lasciato cicatrici profonde sulle nostre ragazze e ragazzi, l’età di accesso alle prestazioni di salute mentale è sempre più bassa: sono orgogliosa del risultato ottenuto, ci siamo battute per ottenere fondi specifici destinati alla fascia di età 16-25 anni”.
Tra le richieste del Movimento 5 Stelle accolte nell’Ordine del Giorno unitario, anche l’implementazione di centri diurni sui territori, per favorire l’inclusione sociale, e nuovi tirocini di inclusione sociale ed iniziative volte a completare la pianta organica relativa ad operatori e specialisti della salute mentale: “Come del resto molti altri aspetti del settore socio-sanitario, i servizi della salute mentale sono drammaticamente sotto staff. La pandemia ha fatto esplodere la richiesta di sostegno psicologico e psichiatrico, i bisogni speciali come i disturbi dell’alimentazione, e le diverse forme di disagio giovanile: per rispondere alle esigenze della nostra società, dobbiamo mettere i servizi pubblici in condizione di operare. Questo è un primo, importante punto di partenza” conclude la Lupini, che è anche psicologa e psicoterapeuta, oltre che Vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali.
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