Ho apprezzato l’uscita dell’ex Assessore ai Lavori Pubblici, Aronne Perugini, relativamente al tema del momento, la scuola media di Montegranaro. In realtà non ci sarebbe nulla di particolare, ma si tratta finalmente di un ragionamento argomentato che non indulge all’insulto personale, cosa rara di questi tempi specialmente dalle parti del PD, in particolare dopo le parole inqualificabili dell’ex Assessore Roberto Basso e il video poco edificante dell’ex Sindaco Mancini. Perugini argomenta e ci fornisce il suo punto di vista ragionando sui dati, e questo gli fa onore anche se, ripeto, dovrebbe essere la normalità.
Però il ragionamento di Perugini non convince. Non convincono le cifre, perché anche queste sembrano buttate là come del resto lo era quella di partenza, la previsione di spesa iniziale che ha dato via al progetto sballato che si è arenato soltanto ora. Non convincono perché non si capisce dove Perugini le vada a prendere. In particolare, non mi convincono quei 200 mila Euro che Perugini afferma andrebbero sprecati per la progettazione, perché nessuno può sapere ora per quale cifra ci si potrà accordare coi tecnici, visto che sicuramente ci sarà una trattativa. E non convincono nemmeno le altre di cifre, molto distanti da quelle enunciate da Beverati e dallo stesso Sindaco Ubaldi circa lo sforamento di quanto previsto per la realizzazione delle nuove scuole.
Ma il punto, in definitiva, è un altro: se c’è uno spreco di denaro per la progettazione (e su questo Perugini non ha torto, un po’ di soldi andranno sicuramente sprecati, anche se il progetto non è tutto da buttare, gli studi effettuati possono essere riutilizzati per quello che si vorrà progettare in futuro in quell’area) lo spreco è comunque imputabile al progetto iniziale, perché tale progetto era stato ideato e finanziato con cifre più o meno buttate a caso, partendo dalla disponibilità del finanziamento del Ministero e integrandola con la capacità di spesa dell’Ente. Quindi se c’è uno spreco, la responsabilità ricade comunque sull’Amministrazione Mancini e proprio su Perugini nella fattispecie.
In ogni caso salutiamo il ritorno alla dialettica politica normale, sperando che non sia un caso isolato ma che anche gli altri, esponenti e fan club del PD, riacquistino la capacità di confronto civile che ha dimostrato Perugini.
Luca Craia
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